Toccante cerimonia nella frazione di Castellalto nel ricordo di un uomo dell’istruzione e delle istituzioni che tanto donò alla comunità locale. Il ricordo di famigliari e di chi lo ha conosciuto. Fu primo cittadino dal 1954 al 1970
CASTELLALTO – La scuola primaria di Petriccione di Castellalto è stata intitolata a Nicola Rastelli, sindaco di Castellalto dal 1954 al 1970, maestro e uomo delle istituzioni, che tanto ha fatto per il suo territorio e per la gente, di cui resta ancora oggi un ricordo vivo e affettuoso in tutto il circondario e non solo. La cerimonia si è tenuta nella scuola alla presenza del sindaco Aniceto Rocci e dell’ex primo cittadino Gabriele Ruggieri, dei famigliari (c’erano la vedova elda Marconi, i figli Patrizia, giorgioe Paola, assieme e nipoti e pronipoti), e al dirigente scolastico Simona Piantieri, alunni e docenti.
“Dare un nome ad una scuola vuol dire distinguerla da tutte le altre – ha detto il dirigente Simona Piantieri -. Il nome di Nicola Rastelli, proposto dal Collegio docenti alcuni anni fa, ha avuto fin da subito un consenso unanime. Un consenso da ricercare nelle sue straordinarie capacità politiche e umane”.
Nel corso della cerimonia sono stati ripercorsi la storia e il vissuto del maestro e sindaco Rastelli. Come ricordato dall’insegnante Sonia Forti, che ha raccolto le voci e i ricordi dei testimoni di allora, una delle sue grandi opere fu quella di assicurare l’acqua nella frazione di Villa Campiglio, fino ad allora raccolta in un pozzo. Da maestro di scuola elementare – per consentire ai pochi bambini e bambine del posto un’istruzione a partire dalla scuola materna – mise a disposizione la propria abitazione di Villa Torre, avviando le prime pluriclassi e assicurando il servizio mensa a classi alterne, dando così la possibilità ai pochi alunni di poter consumare, gratuitamente, un pasto caldo. Negli anni del suo mandato da sindaco portò le strade a Colle Traveduto e istituì le scuole medie a Castellalto, assicurando la gratuità del trasporto e dei testi scolastici.
Di fronte a una platea attenta e commossa, è stato l’ex sindaco e amico Gabriele Ruggieri a parlare dell’alpino Nicola Rastelli; della figlia Patrizia il ritratto del padre attento e affettuoso, dell’uomo sempre vicino alla sua gente; alla nipote Nicole le riflessioni sulla figura di un nonno mai conosciuto, ma vivo nell’esempio, portatore di valori e modello di vita. Ad arricchire la cerimonia i canti di tutti gli alunni della scuola primaria di Petriccione e l’esibizione dei docenti di Strumento musicale dell’Istituto Margherita Hack. Lo svelamento della targa ha chiuso una cerimonia intensa e significativa, che ha dato ai presenti la sensazione di un viaggio nel tempo, tra passato, presente e futuro. Dove il presente ha riportato alla memoria il passato di chi in questi luoghi ha lasciato il segno, insegnando alle future generazioni il valore intramontabile dell’operosità, dell’altruismo e della lungimiranza.